Santa Maria Capua Vetere

Itinerario

San Prisco

Cappella di Santa Matrona

Situata nella chiesa parrocchiale di Santa Croce e San Prisco, questa cappella presenta sulla volta e su tre delle quattro lunette una importantissima decorazione a mosaico, caso unico in provincia di Caserta, risalente al V secolo d.C., dove il color oro risalta sul fondo blu intenso. Nell’abside è situata, con funzione di altare, una vasca di marmo, che la tradizione vuole fosse il sarcofago con le spoglie della Santa.

Informazioni

Distanza da Caserta (piazza Vanvitelli, sede del Comune): 6,8 km
Orari: la mattina su prenotazione, il pomeriggio sempre aperta
Biglietti: ingresso gratuito solo su prenotazione
Durata della visita: circa 30 minuti

Carceri Vecchie

È una struttura a forma ellittica del I secolo d.C. che fungeva da camera sepolcrale. Sopra un basamento largo in cocciopesto delimitato da blocchi di tufo si sviluppa il primo livello in opus reticolatum. La superficie laterale è decorata da colonne poggiate su plinti e con capitelli tuscanici. Si alternano nicchie a pianta rettangolare e semicircolare. Il secondo livello è conservato parzialmente ed è privo di decorazione. La cella funeraria è a croce greca con copertura a botte, i cui bracci sostengono al centro una cupola a crociera ogivale. Alcuni frammenti di affreschi testimoniano l’originaria presenza di una ricca decorazione, non più esisente. Da lungo il braccio che va verso la chiesetta vi è una botola si accede alla camera sepolcrale ipogea.

Informazioni

Distanza da Caserta (piazza Vanvitelli, sede del Comune): 6 km
Orari: solo su prenotazione
Durata della visita: circa 20 minuti
Indirizzo: via Nazionale Appia n. 236

Curti

La Conocchia

Monumento funerario il cui nome popolare deriva dalla forma che ricorda la conocchia (o fuso), oggetto usato per filare. Risalente probabilmente al II secolo d.C., il sepolcro è costituito da undici nicchie dove si riponevano le urne cinerarie. Secondo la tradizione vi fu sepolta anche Flavia Domitilla, la matrona romana nipote di Vespasiano, perseguitata da Domiziano perché era di religione cristiana. Altre fonti, invece, affermano che in questo mausoleo furono
depositate le ceneri di Appio Claudio Cieco, politico e letterato romano, che realizzò proprio la Via Appia nel 312 a.C.. La Conocchia è tra i più significativi monumenti che siano giunti al giorno d’oggi conservando quasi interamente la propria struttura.

Anfiteatro Campano

L’attuale Santa Maria Capua Vetere, come dice già il nome, è ubicata dov’era l’antica Capua prima osca, poi etrusca, sannita e infine romana. Nella seconda guerra punica si alleò con i cartaginesi di Annibale il quale dopo un lungo assedio da parte dei romani, e lasciatosi rammollire con le sue truppe dai famosi ozi di Capua, dovette abbandonare la città assediata. Durante la dominazione romana, Capua divenne una città ancora più importante con il suo anfiteatro, secondo per grandezza solo al Colosseo, e con la Scuola di Gladiatori da cui, tra l’altro, partì la rivolta guidata da Spartaco. Cicerone la definì “altera Roma”, cioè “la seconda Roma”, ed il poeta Ausonio la elencò ottava fra le prime 10 città di tutto l’Impero Romano. Come tutti gli anfiteatri la struttura di questo di S. Maria ha pianta ellittica, e condivide molti elementi architettonici dell’Anfiteatro Flavio di Roma, il Colosseo, che è stato il suo modello. Il Colosseo fu inaugurato nell’80 d. C., mentre l’Anfiteatro campano solo qualche decennio dopo. Il primo misura 187 m per 156 m, mentre l’Anfiteatro campano 177 m per 139 m. Si elevava su 4 piani con un’altezza di 46 m. I primi tre piani erano composti da 80 arcate di travertino e le chiavi d’arco erano ornate con busti e teste di divinità. Adiacente all’Anfiteatro è il Museo dei Gladiatori che sorge nei pressi della Scuola dei Gladiatori di Capua, celebre per la ribellione di Spartaco, militare romano di origine trace che capeggiò la rivolta di schiavi la più impegnativa di questo tipo che Roma dovette affrontare. Spartaco militò nell’esercito romano ma poi disertò. Catturato, condannato dalla legge militare romana a diventare schiavo, fu venduto nel 75 a.C. a Lentulo Batiato, latinista e preparatore atletico che aveva a Capua una scuola di gladiatori. E proprio qui, ma in un anfiteatro precedente a questo e che si trova ancora sotto l’attuale piazza, Spartaco combatteva contro altri gladiatori. Esasperato, decise di ribellarsi e nel 73 a.C. scappò dall’anfiteatro insieme ad altri 70 schiavi, che ben presto divennero un esercito di 120.000 soldati. Nel 71 a.C. dopo numerose battaglie furono sconfitti dall’esercito romano in Calabria e furono crocifissi lungo la via Appia, da Capua a Roma, una gran parte dei prigionieri, ma probabilmente non Spartaco, il cui corpo non fu più ritrovato, forse perché ormai irriconoscibile a causa dei colpi ricevuti.

Informazioni

Distanza da Caserta (piazza Vanvitelli, sede del Comune): 8,2 km
Orari: lunedì chiuso, dal martedì alla domenica dalle ore 9:00 alle ore 19:00
Biglietti: 10 € biglietto unico con il Museo archeologico dell’antica Capua
Durata della visita: 1 ora e mezza
Indirizzo: piazza Adriano
Parcheggio: parcheggio gratuito negli spazi esterni.

Teatro Garibaldi

Edificato tra il 1889 e il 1896 su progetto dell’architetto Antonio Curri, personaggio di rilievo per lo stile Liberty e dell’Art Nouveau della seconda metà dell’800 a Napoli. La facciata, ispirata all’Opera Garnier di Parigi, presenta tre portoni d’ingresso con ai lati due nicchie che ospitano le statue in gesso di Carlo Goldoni e Vittorio Alfieri, che simboleggiano la Commedia e la Tragedia. Sopra le porte d’ingresso ci sono quattro medaglioni che raffigurano Bellini, Rossini, Pergolesi e Cimarosa. Al primo piano, invece, cinque balconi non sporgenti con balaustra, chiusi da finestroni e separati da colonne corinzie doppie.

La sala, a ferro di cavallo, è in stile tardo- neoclassico e presenta, sul soffitto, il dipinto che raffigura “L’Apoteosi della Poesia: Torquato Tasso che esce dal Tempio delle Muse”.

L’autore è il pittore Gaetano Esposito che pure ha decorato il Caffè Gambrinus e la Camera di commercio di Napoli. Interessante anche il “Salone degli Specchi”, destinato ad attività culturali, che ospita la mostra permanente dedicata al Teatro e al Cinema.

Informazioni

Orari: la mattina sempre aperto, il pomeriggio su prenotazione
Biglietti: ingresso gratuito
Durata della visita: 30 minuti
Indirizzo: corso G. Garibaldi n. 78

Musei

Museo Archeologico

Il museo si articola in nove sale dedicate alla preistoria, all’età del ferro, all’età arcaica, alla città etrusca, ai cavalieri campani, ai santuari e all’affermarsi dell’architettura monumentale, con un percorso, quindi, dalla fase della nascita della città di Capua Antica, ai fasti dell’Età sannitica e dell’epoca romana, fino al declino dell’Alto medieovo. Notevoli sono il Satiro in riposo, databile al II secolo d.C., ceramiche e vasi in bucchero del periodo greco, vasi attici e del periodo etrusco, tombe sannite, reperti del tempio di Diana Tifatina. Alle spalle del museo vi è il Mitreo, tra i piú importanti a livello mondiale, risalente al II secolo d. C. costituito da due ambienti, uno per la preparazione dei riti e l’altro il mitreo propriamente detto lungo 12 me e largo 3 m. Presenta un bassorilievo con Amore e Psiche e in fondo la Tauroctonia, l’affresco più importante con il dio Mitra che colpisce il collo del toro con un pugnale.

Informazioni

Distanza da Caserta (piazza Vanvitelli): 8,2 km. Dall’Anfiteatro Campano 650 m.
Orari: lunedì chiuso, dal martedì alla domenica dalle ore 9:00 alle ore 19:00
Biglietti: 10 € biglietto unico con l’Anfiteatro Campano
Durata della visita: 1 ora e mezza
Indirizzo: via Roberto d’Angiò n. 48; vico Mitreo

MUCIR

Il MUCIR è ospitato nel seicentesco Convento di San Bonaventura nella cui chiesa ancora si conserva la tela “Le visioni di San Bonaventura”, opera di Luca Giordano. Nell’edificio hanno sede il Museo Civico e il Museo del Risorgimento, l’Archivio Storico Comunale, la Biblioteca Comunale “F. Pezzella”. In particolare, il Museo si sviluppa in sei sezioni: Risorgimento con i cimeli della battaglia del Volturno, combattuta il 1° ottobre 1860 tra l’Esercito delle Due Sicilie e le truppe
garibaldine; Pinacoteca; Fotograia; Giocatoli; Sport; Minerali

Informazioni

Distanza da Caserta (piazza Vanvitelli): 6,8 km
Orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 08:00 alle 14:00. Il martedì e giovedì anche il pomeriggio dalle ore 15:00 alle 18:00
Biglietti: ingresso gratuito
Durata della visita: circa 1 ora Indirizzo: piazza Andrea Angiulli n. 7

Centro Regionale Incremento Ippico

Il Centro Regionale di Incremento Ippico, che funge anche da Fattoria didattica ed è esteso su una superficie di circa 6 ettari, si occupa della tutela e della valorizzazione delle razze campane (Cavallo Salernitano, Persano e Napoletano) e di alcune razze asinine (Martina franca e Ragusana). Il Centro svolge anche un ruolo istituzionale come Stazione di monta pubblica, a servizio degli allevatori campani, pertanto sono presenti anche cavalli di altre razze (Haflinger, CAITPR, Franches Montagnes, Puro Sangue Arabi), oltre ad un considerevole numero di esemplari di razza Salernitana. Il Centro, che nasce come Regio Deposito Cavalli stalloni dei Borbone, ha diverse scuderie e paddok e dispone di un locale infermeria e di un reparto mascalcia. Il Centro inoltre ospita un pregevole Museo delle Carrozze, ove sono posti in mostra carri, carrozze, finimenti di pregio, divise e stampe d’epoca.

Informazioni

Distanza da Caserta (piazza Vanvitelli): 6,6 km
Orari: giovedì mattina, oppure dal lunedì al venerdì su prenotazione
Biglietti: ingresso gratuito
Durata della visita: circa 1 ora
Indirizzo: via Caserta n. 45